ANGELICA TIRABOSCHI, una meraviglia di Dio
Angelica, una ragazza di 19 anni di Pontirolo Nuovo (provincia di Bergamo e diocesi di Milano), è un meraviglioso fiore del giardino di Dio che ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore di tutti. Apprezzata e conosciuta per la sua semplicità, profondità, dolcezza, spontaneità, solarità e gioia di vivere. Ha conosciuto presto il significato della croce che ha accettato, accolto e portato fino in fondo con la forza della fede e della preghiera, che le hanno permesso di dare un significato ad ogni prova e sofferenza da affrontare. Il suo bellissimo sorriso è sempre stato un segno distintivo e faceva intuire che la sua forza e fiducia era in quella “Perla preziosa” che aveva scoperto e dato senso pieno alla sua vita.
E’ entrata a far parte del gruppo "Shalom" del Rinnovamento nello Spirito Santo di Zorzone (frazione di Oltre il Colle-Bg), nel 2005 a soli dieci anni e nel giugno 2013 ha intrapreso con entusiasmo il cammino di "vita nuova", ricevendo la preghiera di effusione il 23 di quello stesso mese. Una delle parole più significative per lei è stata il salmo 131: “Signore non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo. Non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia”. Questo cammino ha dato una spinta e una motivazione ancora più forte alla sua vita di fede e gli ha permesso di affrontare quello che di lì a poco l’avrebbe fortemente toccata nel corpo e provata nello spirito.
Appena conseguita la maturità psicopedagogica all’Istituto Secco Suardo di Bergamo nel giugno 2014, l’inaspettata scoperta del “male”. Durante una spensierata giornata al CRE (centro ricreativo estivo per ragazzi organizzato dalla parrocchia) come animatrice, un bimbo le corre incontro abbracciandola e in quel momento avverte una dolorosa fitta al petto che la costringe a fare subito degli accertamenti. Di lì a poco la sconvolgente notizia che dà inizio ad un calvario duro da salire: tumore al seno. La sua determinazione e il grande coraggio insieme a delicatezza e discrezione, le permettono di vivere questo periodo fatto di speranze e progetti ma anche di amarezze e delusioni con uno spirito di fiducia e abbandono alla Divina Provvidenza ammirevole. Il suo desiderio è quello di tutelare se stessa e proteggere le persone che ama da ogni sofferenza e dolore e ogni cosa è da lei vissuta col sorriso di Dio.
La sua grande fede le dona quella forza indescrivibile e gioia contagiosa che non riesce a tenere per sé ma riversa su coloro che la amano, la conoscono, la incontrano e hanno la grazia di condividere con lei un piccolo tratto della sua breve ma significativa vita; perché come ama ripetere spesso: “non dobbiamo dare anni alla vita, ma vita agli anni”. Dopo diversi cicli di chemioterapia, nel febbraio 2015 affronta un intervento chirurgico invasivo e doloroso che la mette alla prova fisicamente e moralmente.
I medici le consigliato alcune sedute dallo psicologo per essere aiutata in questo difficile e tormentato cammino ma lei garbatamente risponde: “Io ho uno psicologo più forte del vostro”; incuriositi le chiedono chi sia e lei, senza pensarci un attimo risponde: “É Gesù”. Di lì a poco scrive: “É meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo. Il Signore mi ha provato duramente ma non mi ha consegnato alla morte. Celebrate dunque il Signore perché è buono: eterna è la sua misericordia (dal salmo 117). Ho sperato contro ogni speranza ma non è stato vano. Queste parole sono i cardini principali per affrontare una sofferenza poiché ricordano che abbiamo un Consolatore per eccellenza: Dio. Penso che ogni uomo, almeno una volta nella vita, si trovi ad affrontare questo incontro con la morte, sia essa reale o figurata, e ognuno è libero di decidere se scappare o affidarsi a Colui che tutto può e dà forza! Domando così al Signore di darmi la forza per portare la croce”.
Il 20 aprile 2015 partecipa con lo zio alla giornata della “misericordia” a Seregno (Mi) e qui accade un fatto particolare: al passaggio del sacerdote con il SS. Sacramento tra la gente, appena arrivato davanti a lei, prima di proseguire, si ferma improvvisamente come ad esserne attratto. Poco prima un piccolo gruppo di giovani prega su di lei e una delle parole proclamate è tratta dal Vangelo di Luca Cap. 10-20, 21: “Ti rendo grazie Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli". Emerge molto spesso questo tratto di umiltà e abbandono che la caratterizza e la rende così unica e speciale agli occhi di Dio. Il 2 agosto esprime il desiderio di partecipare con gli zii a una delle giornate di spiritualità organizzate dal gruppo "Maria" di Bergamo dal tema: “Quando soffrivo dov'eri? Accanto a te!”. Anche questa è un'ulteriore occasione per riflettere su quello che sta vivendo.
Sempre dal suo cuore prendono forma e vita pensieri stupendi che scrive per se stessa o ad amici e parenti in diverse occasioni, lasciando senza parole per la profondità e immediatezza con cui arrivano al cuore di chi li riceve. Un esempio lo ritroviamo in questo stralcio di lettera scritta al padre: “Mi sento sempre felice perché non aspetto niente da nessuno e so che chi mi Ama ed Amo mi è sempre vicino, perché Colui che mi dà la forza è in me viva presenza. Sai, aspettare sempre, fa male. Ma i problemi non sono eterni e hanno sempre una soluzione!!! Semplicemente devi confidare e affidare la tua anima a Gesù Cristo Nostro Signore. Bisogna essere forti e sollevarsi dalle cadute, sotto il peso della croce che ci pone la vita, per ricordarci che dopo il tunnel oscuro e pieno di paure, arrivano cose molto buone perché non esiste male che non passi al bene. Per questo ama il Signore della vita e dell’amore, sii felice e sempre sorridi... vivi intensamente l’amore di Gesù Cristo e dello Spirito Santo che hai dentro te stesso e nel tuo cuore ed attraverso ciò che di buono e di bello ti hanno donato ricorda: prima di discutere... respira, prima di parlare... ascolta, prima di arrenderti... tenta, prima di criticare... esaminati, prima di scrivere... pensa, prima di Morire... Vivi!. Chi non dà valore a ciò che ha, un giorno si lamenterà per averlo perso. Se vuoi essere felice, rendi felice qualcuno. Se desideri ricevere, dona un po’ di te. Nella preghiera c'è chi ti farà vivere esperienze stupende!!! Una creatura forte sa come mantenere in ordine la sua vita; anche con le lacrime agli occhi si aggiusta per dire con un sorriso "sto bene!": non ti preoccupare, Dio è Amore e nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici. Porta sempre la fede nel cuore e pensa con speranza e dolcezza che un giorno nella Sua luce tutto sarà migliore. Nel nome di Gesù Cristo Nostro Signore ho imparato che vivere è arrivare dove tutto inizia, amare è andare dove nulla finisce”.
Il 29 agosto 2015 con le braccia aperte, il sorriso sulle labbra e la corona del rosario accanto a lei, raggiunge il suo sposo celeste: Gesù. La sera prima, alla vigilia di questo "incontro", il gruppo "Shalom" di Zorzone si era riunito in adorazione per pregare per lei e forte era risuonata la parola profetica: “Ecco lo sposo andategli incontro”. É stata davvero una festa quell'incontro che Angelica aveva preparato e desiderato da sempre con la "lampada accesa".
Il suo esempio e i suoi pensieri sono il più grande testamento spirituale e l'eredità preziosa che ci ha lasciato. Una luce chiara e luminosa sul cammino da seguire e il traguardo da raggiungere dopo aver combattuto la “Buona Battaglia”. Come ha scritto nella sua bellissima lettera posta sulla bara: "Io credo in te Gesù, appartengo a te, Signore. É per te che io vivrò, per te io canterò con tutto il cuore. A te, mio Dio, affido me stessa con ciò che sono per te Signore. Il mondo mio è nelle tue mani, io sono tua per sempre. Ti seguirò ovunque tu andrai, tra lacrime e gioia ho fede in te. Camminerò nelle tue vie, nelle promesse per sempre. Dopo un po’ impari ed incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta, gli occhi aperti con la grazia che viene da Dio... Ed impari a costruire tutte le strade della vita oggi, perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani. Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima, invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori. E capisci che puoi davvero sopportare, che sei forte e che vali. Perché non possiamo cambiare la direzione del vento, ma possiamo sistemare le vele in modo da poter raggiungere la nostra destinazione in Cristo Gesù Nostro Signore. A tutti coloro che ho conosciuto ed incontrato e a tutti coloro che e a cui non l' ho potuto fare, Grazie di tutto, di cuore, con immenso ed infinito Amore. Per sempre Angelica”
La barca della sua vita è sempre stata pronta perché il suo faro era lì davanti a lei. Ha dovuto solo sistemare le vele per raggiungere la sua destinazione in Cristo Gesù. Angelica è uno di quei "doni preziosi" difficili da lasciare andare via. Non potrà mai essere dimenticata perché il suo ricordo è come una stella luminosa che brilla nel firmamento e continua a guidare e proteggere tutti i suoi cari. La certezza che è Viva e nella Gioia piena, è confermata da uno dei suoi ultimi scritti: "Qualunque sarà il finale, sarà bellissimo perché o resterò con voi che Amo o andrò nelle braccia di Cristo e vi Amerò per Sempre.
(Erika e Luca, zii di Angelica)